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SPECIFICHE ATTUATIVE DEI CODICI IDENTIFICATIVI DI VERSAMENTO, RIVERSAMENTO E RENDICONTAZIONE

Allegato A alle “Linee guida per l’effettuazione dei pagamenti elettronici a favore delle pubbliche amministrazioni e dei gestori di pubblici servizi”

Versione 1.3.1 - gennaio 2018

3. Formato della Causale di versamento

La causale di versamento è il dato, predisposto dall’Ente Creditore, che il pagatore o il soggetto versante deve indicare - insieme al codice IBAN o al codice di conto corrente postale dell’Ente Creditore - al proprio prestatore di servizi di pagamento.

Al fine di effettuare una riconciliazione automatica del versamento, detta informazione dovrà essere composta secondo la struttura proposta dall’Associazione Europea dei Tesorieri di Impresa (EACT) nel documento EACT FORMATTING RULES OF SEPA “UNSTRUCTURED” 140 CHRS FIELD FOR REMITTANCE INFORMATION e finalizzata al trattamento automatizzato delle informazioni tra partner commerciali.

In particolare, utilizzando questa configurazione, potranno essere utilizzate due stringhe di caratteri alternative tra loro in funzione della modalità di generazione del codice IUV da parte dell’Ente Creditore (vedi capitolo 2):

/RFS/<IUV>/<importo>[/TXT/<descrizione >] Schemi (D), (F) (vedi § 2.3)
/RFB/<IUV>[/<importo>][/TXT/<descrizione >] Schemi (A), (B), (C), (E) vedi §§ 2.2,) § 2.3)

Dove “/RFS/” e “/RFB/” sono costanti (tag), <IUV> è l’Identificativo Univoco di Versamento di cui al precedente capitolo 2, mentre <importo> (facoltativo nel secondo caso) rappresenta l’importo delle somme dovute, dove i decimali sono preceduti dal punto anziché dalla virgola.

Infine il dato facoltativo <descrizione> può contenere una descrizione testuale del pagamento stesso.

Nel caso di utilizzo del primo formato (cioè utilizzo dello standard ISO 11649) il codice IUV è presentato all’utilizzatore finale in gruppi di 4 caratteri separati da uno spazio, secondo quanto indicato nel paragrafo 6.1 del citato documento “RF Creditor reference” (vedi nota 5 a pagina 17).

Il formato indicato nel presente paragrafo dovrà essere riportato nel dato “Unstructured Remittance Information” di cui al tracciato del SEPA Credit Transfer nel caso di versamento effettuato tramite bonifico ovvero nel campo causale nel caso di versamento effettuato tramite bollettino di conto corrente postale.

3.1 Attività facoltative dei prestatori di servizi di pagamento

Nel caso di utilizzo del primo formato indicato nel paragrafo precedente (standard ISO 11649:2009) i prestatori di servizi di pagamento saranno in grado, analizzando la stringa relativa alla causale di versamento, di verificare sia la correttezza del dato <check digits> dello “Structured Creditor Reference” sia la congruità del dato “importo” presente nella stessa stringa, che deve coincidere con l’importo dell’accredito da eseguire (SCT o bollettino postale).

Nel caso di utilizzo del secondo formato (cioè IUV diverso da formato ISO 11649:2009) i prestatori di servizi di pagamento in fase di generazione del SCT potranno completare detta stringa inserendo, sempre nel limite di caratteri definiti per il dato in esame, eventuali ulteriori comunicazioni al debitore inserendo il “tagTXT secondo il seguente formato:

/TXT/<testo libero>

3.2 Esempi di composizione della stringa di formattazione

Di seguito si riportano alcuni esempi di stringhe di formattazione della causale di versamento che devono essere generate dagli enti creditori ed utilizzate nella disposizione di accredito (SCT):

/RFS/RF23 5674 8393 7849 4505 5087 5/45.56

la stringa riporta un pagamento il cui codice IUV è generato secondo lo standard ISO 11649 ed il cui importo è di € 45,56. Si noti che lo “Structured Creditor Reference” è riprodotto a gruppi di quattro caratteri separati da uno spazio.

/RFB/9876096598656344

la stringa riporta un pagamento il cui codice IUV non è conforme allo standard ISO 11649 ed è generato secondo un algoritmo proprietario stabilito dall’amministrazione

/RFB/9876096598656344/12.34/TXT/Richiesta certificato

la stringa riporta un pagamento il cui codice IUV non è conforme allo standard ISO 11649, il cui importo è di € 12,34 e contiene una comunicazione del debitore inserita dal PSP successivamente all’imputazione della disposizione di accredito (SCT).